10 maggio 2024
Solo gli utenti associati all'ANCSA possono accedere alle aree riservate.
Un passo importante su una via di certo ardua e problematica; un passo che deve essere fatto a tutela di imprese e operatori; un passo significativo se si considera che le tariffe Ancsa sono spesso un riferimento essenziale; un passo, tuttavia, che da solo non è certo sufficiente.
Da tempo Ancsa incalza le Società di servizio affinché siano rese più attuali tariffe ormai antiche, formulate in tempi lontanissimi dal punto di vista del livello dei costi. Aspetti di criticità non trascurabili, inoltre, si ravvisano in alcune situazioni locali che influiscono non poco su parte dei costi fissi, come quelli delle aree adibite a depositeria.
La revisione delle tariffe Ancsa è quindi solo il primo atto di un difficile percorso che vuole aggiornare e rendere rimunerativa ogni tipo di tariffa concernente il settore del soccorso stradale meccanico e della custodia giudiziaria.
Da superare al più presto anche il fenomeno che vede le tariffe relative all’elenco prefettizio delle depositerie giudiziarie ancorate a cifre ormai prive di qualunque nesso con i costi effettivi che attualmente un’impresa del settore si trova a dover sostenere. Né viene tenuto in debito conto il rilevante onere aggiuntivo delle spese di formazione degli operatori destinati ad intervenire sui veicoli elettrificati nonché dei relativi DPI.
Si registrano anche casi a dir poco preoccupanti. L’estensione territoriale e la conformazione fisica delle province italiane è molto variabile; così come la relativa rete viaria. Emergono situazioni in cui il soccorritore è chiamato ad operare, anche a distanze considerevoli, senza poter contare sul ristoro di una idonea tariffa chilometrica.
Si tratta di situazioni irrazionali, nelle quali l’impresa di turno opera nel rispetto delle Istituzioni e consapevole del proprio ruolo di esercente di un servizio pubblico essenziale, facendo ogni sforzo per rimetterci il meno possibile. Tutto questo, però, non può essere sostenibile ancora a lungo; lavorando in perdita non si va lontano, bisogna tutelare la stabilità economica delle imprese e difendere i posti di lavoro dei collaboratori.
Ancsa è impegnata a vigilare sulle procedure delle Prefetture in tema di rinnovo degli elenchi prefettizi; si batte affinché ogni nuovo elenco sia sempre accompagnato da una realistica revisione delle tariffe allegate.
A tal fine, si invitano tutti gli iscritti a segnalare immediatamente l’avvio delle procedure concernenti nuovi elenchi prefettizi affinché l’Associazione sia in grado di seguirne tempestivamente gli sviluppi ed intervenire quando necessario.
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